venerdì 20 ottobre 2017

“Prima dell’alba” di Paolo Malaguti (Neri Pozza)
dedicato alla memoria dell’artigliere Alessandro Ruffini, fucilato a Noventa il 3 novembre 1917, perché al passaggio di un generale non si era tolto il sigaro di bocca. Sono passati 100 anni da quel giorno, circa 36.500 giorni da quell’anno, almeno cinque generazioni da quei ragazzi spediti sul fronte dell’Isonzo costretti a “ripiegare” sulla linea del Piave dopo la disfatta di Caporetto. Il libro racconta come in un romanzo giallo l’indagine sulla misteriosa morte del generale Andrea Graziani, avvenuta realmente nel 1931 e rimasta “irrisolta”. Malaguti intreccia realtà e finzione, ma la finzione è maledettamente reale, perché basata sulla vita vera delle trincee, ricostruita minuziosamente grazie alle tante lettere che quei ragazzi scrissero, resa tremendamente attuale dal gergo giovanile dei fanti, degli alpini, dei bersaglieri che mischiarono la loro carne con il fango di quella terra che difesero dal nemico che avevano di fronte, dai nemici che avevano alle spalle e dalla paura che avevano dentro; le loro semplici parole ci raccontano l’orrore che stamparono nei loro occhi. Malaguti alterna i capitoli ambientandoli nel 1931 e nel 1917 finché le due storie parallele si incontrano e si auspica che siano immortali e che anche oggi si possa ricordare che cosa riesce a fare la guerra all’animo umano. Una riflessione sulla malvagità, sul potere, sull’apparente inutilità delle vite delle persone “comuni”, sulla vita e sulla morte, sul bene e sul male... su tutte queste cose ? Leggetelo ! Sarà un modo utile per commemorare solennemente il centenario di quei tragici eventi, una lettura che sarà la vostra corona deposta sul monumento ai caduti di quella e di tutte le guerre.