lunedì 16 febbraio 2009

Il curioso caso di Benjamin Button


Un film da vedere e rivedere, da citare nelle conversazioni sui “massimi sistemi”.
Un film sulla vita e sulla morte, sulla vecchiaia e sulla gioventù, sulla linea del tempo e della storia.
Benjamin Button nasce a 90 anni e percorre la propria vita al contrario ringiovanendo. E’ un vecchio destinato a diventare bello come Brad Pitt. Sullo sfondo della sua vita c’è la storia degli Stati Uniti: il giorno che nasce a New Orleans si festeggia la fine della prima guerra mondiale, il film finisce con l’Uragano Katrina in arrivo.
La storia è strutturata e concepita come quella di Forrest Gump, la sceneggiatura l’ha scritta proprio lo stesso Eric Rot; la mamma adottiva di Benjamin gli ricorda sempre : "Non sai mai cosa c'è in serbo per te" (per fortuna senza citare la scatola dei cioccolatini). Il soggetto è ispirato ad un racconto di Francis Scott Fitzgerald, che viene voglia di andare a recuperare (mi dicono che siano appena 20 pagine, sarà vero ?).
E’ anche e soprattutto una storia di un amore difficile perché i due innamorati percorrono due strade in direzioni opposte; nel momento in cui le loro vite si incrociano e sono coetanei lei gli chiede: "Mi amerai ancora quando sarò vecchia?" e lui non può far altro che rispondere: "E tu mi amerai ancora quando avrò l'acne?".
David Fincher questa volta abbandona il thriller e dirige una storia più orientata sul sentimento, con immagini da dagherrotipo e colori tipo fotografie seppia, riuscendo così ad imprimere alla storia il sapore del “ricordo”.
Da Oscar gli effetti speciali per invecchiare e ringiovanire Brad Pitt e la bravissima Cate Blanchett.
Poiché il film è un’americanata vecchio stile, sono convinto che farà una bella incetta di statuette !

Nessun commento: